Lazio e Lombardia, quanto conta la scelta dei candidati alla presidenza della regione

  • L’elezione popolare diretta del presidente del governo regionale ha accentuato dal 1995 i tratti “personalizzati” delle elezioni; gli elettori in modo significativo assumono la propria decisione (anche) in base alle caratteristiche dei candidati alla guida della giunta.
  • La quota di elettori che vota il solo candidato presidente è pari in Italia, nelle regioni a statuto ordinario, a circa il 9 per cento con un valore prossimo al 10 per cento per i candidati di centro-sinistra, per i quali si registra un trend crescente rispetto a quello per il centro-destra in calo dal 1995 (-5 punti percentuali).
  • Nel complesso i candidati del centro-sinistra ottengono in media risultati migliori in termini di voti raccolti sulla propria figura rispetto agli omologhi di centro-destra.

Lombardia e Lazio saranno test elettorali importanti per entrambi gli schieramenti posto che sono interessati quasi 12 milioni di elettori, oltre un quarto del totale nazionale. La Lega (Nord) mira a confermare il suo candidato in Lombardia, e in Lazio il Pd cerca di bloccare una emorragia di consensi e di senso.

Due appuntamenti cruciali che chiamano direttamente in causa le alleanze, i programmi, ma soprattutto i candidati alla carica monocratica.

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